Le associazioni e sindacati hanno scritto una nota congiunta al Consiglio Comunale di Palermo per chiedere l'approvazione del nuovo regolamento sui beni confiscati, da mesi in attesa di discussione in aula. Ricordando Pio La Torre e la legge sulla confisca dei beni che ne porta il nome, le organizzazioni cittadine hanno invitato il Consiglio a riprendere la discussione sul regolamento, avviata nel mese di dicembre, che sembra essersi arenata dopo l'approvazione dei soli due primi articoli. Il timore è che la consiliatura si concluda perdendo l'opportunità di rinnovare questo importante strumento.

 

«L'approvazione del regolamento rappresenta un'occasione per ribadire il ruolo centrale dei beni confiscati nella storia della lotta alla mafia, promuovendo nuovi spazi di partecipazione, di confronto e monitoraggio, con l'obiettivo di implementare le pratiche di gestione, di sostenere quelle esistenti riconoscendone il valore pubblico e collettivo, di stimolare esperienze innovative, nella città che conta il maggior numero di beni confiscati alla criminalità organizzata in Italia», si legge nella nota. 

 

Un percorso di confronto è in corso da tempo e ha visto le associazioni dialogare con l'amministrazione, chiedendo l'istituzione di spazi di progettazione partecipata, di un osservatorio comunale sui beni confiscati e di interventi a sostegno delle esperienze di gestione esistenti. Tra i firmatari della nota oltre venti realtà, tra cui numerosi soggetti gestori di beni confiscati.

 

Si allega il testo completo della nota e l'elenco dei firmatari.

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