In via Boccaccio a Bologna c’è Villa Celestina, uno dei nove beni confiscati nel comune emiliano. Villa Celestina è un complesso immobiliare confiscato in via definitiva nel 2008 a Giovanni Costa, condannato per riciclaggio di soldi sporchi di Cosa Nostra.
Per oltre dieci anni il bene è rimasto inutilizzato, in seno all’Agenzia dei beni confiscati e sequestrati, a causa degli alti costi previsti per la sua ristrutturazione: almeno due milioni di euro. La villa, infatti, è stata confiscata prima che il proprietario, che gestiva una società immobiliare tramite cui riciclava il denaro sporco, la mettesse a posto.
Nel 2018, dopo un percorso di informazione di Libera Bologna sulla situazione del bene confiscato, Villa Celestina è stata assegnata al Comune di Bologna. L’obiettivo è quello di farne degli alloggi a canone calmierato per nuclei familiari in difficoltà abitativa.
Ma, visto il grande impegno economico necessario per arrivare a un pieno riutilizzo, il bene è ancora vuoto. Per far sì che Villa Celestina non rimanga nell’ombra, Libera Bologna prenderà in carico il giardino del bene tramite un patto di collaborazione con il Comune di Bologna: da giugno 2019 alla fine del 2021 il giardino sarà luogo di incontri, dibattiti, proiezioni, concerti. Centrali saranno inoltre i confronti con i residenti della via e dei cittadini del quartiere per costruire le iniziative e pensare insieme al riutilizzo.
Così, via via, prima il giardino e poi la villa passeranno da essere beni esclusivi ad essere beni condivisi, esempio di come i beni confiscati possano tornare alla collettività nonostante le difficoltà.