C’è ancora tempo per partecipare a un bando storico per i beni confiscati alle mafie, quello che prevede l’assegnazione diretta di immobili e terreni a soggetti del terzo settore per il reimpiego a fini sociali. Il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC) ha disposto la proroga dei termini per la presentazione delle domande: la scadenza è fissata alle ore 12 del 15 dicembre 2020 e per gli enti interessati sarà possibile fare richiesta di effettuare i sopralluoghi entro il 20 novembre 2020, per poi prendere visione dello stato dei luoghi fino al 30 novembre 2020.

La scadenza naturale del bando era fissata per il 31 ottobre, ma l’ampio interesse manifestato per l’iniziativa - sottolinea l’Agenzia - ha reso necessario allungare i tempi sia per i sopralluoghi che per la presentazione delle domande.

Sono circa 1400 i beni confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata messi a bando direttamente dall’Agenzia. I soggetti del terzo settore possono presentare richiesta per ottenere la gestione in comodato d’uso gratuito per 10 anni, rinnovabili una sola volta. Sono confermate le modalità di partecipazione indicate nel bando del 31 luglio scorso: gli interessati possono presentare richieste di informazioni o chiarimenti scrivendo all’indirizzo mail bandoterzosettore@anbsc.it

I sopralluoghi possono essere prenotati alle seguenti mail:

  • italiacentrale@anbsc.it (per i beni del Centro Italia, ossia Lazio, Toscana, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Sardegna)
  • segreteria.mi@anbsc.it (per i beni di Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Liguria)
  • segreteria.na@anbsc.it (per i beni di Campania, Abruzzo, Molise, Basilicata)
  • segreteria.rc@anbsc.it (per i beni di Calabria, Puglia, Sicilia Orientale)
  • segreteria.pa@anbsc.it (per i beni della Sicilia Occidentale)

Per rendere più agevole la consultazione degli elenchi dei beni e favorire in questo modo la partecipazione e la trasparenza, Confiscati Bene ha arricchito i dati dell’Agenzia nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati con i dati geografici dell’Agenzia delle Entrate, che tengono conto di foglio, particella e subalterno catastali.

Qui sotto elenco per la consultazione (al click sullo zoom si aprirà una mappa zoomata sulla particella). Qui il foglio elettronico.

Come leggere i dati

Per ogni bene confiscato, che sia terreno, appartamento, locale commerciale o box-garage, vengono indicati oltre al codice univoco m-bene anche i dati identificativi del catasto, da cui siamo partiti per costruire delle micro-mappe. Cliccando sulla lente di ingrandimento - ove è stata possibile la geolocalizzazione - si visualizza l’esatta collocazione della particella del bene messo a bando. In alternativa si può fare anche click sull’indirizzo e visualizzare una mappa centrata sulla sua ricerca.

Come abbiamo realizzato le micro mappe

L’elenco dei beni del bando è associato spesso a indirizzi che non danno la possibilità di individuarli nel territorio, utilizzando le più tipiche mappe online. Qualche esempio tra i tanti:

  • “località San Filippo”, comune di Casignana, Calabria;
  • “Boscofangone”, comune di Nola, Campania;
  • “S.S. 163 AMALFITANA”, comune di Positano, Campania;
  • “Località Casa Cuculo”, comune di Piglio, Lazio.

Questo accade principalmente perché si tratta di indirizzi generici (come quando si indica soltanto il nome di un’intera strada statale) e perché località e contrade spesso sono assenti o corrispondenti ad areali troppo estesi.

Tra i dati disponibili ci sono anche i dati catastali, che consentirebbero di superare questi problemi. L’Agenzia delle Entrate infatti offre un servizio che consente - dati foglio, particella e subalterno catastali - di risalire all’area geografica. Ma permangono due problemi:

  • è un servizio utilizzabile a schermo, e per ogni bene di interesse si deve eseguire una nuova ricerca, click dopo click, modificando le varia combinazioni possibili di regione, provincia, comune, foglio e particella. Inoltre il servizio è protetto da un sistema di verifica che l’utente non sia un robot, che viene ripetuto ogni 10 minuti;
  • la mappa dell’Agenzia inoltre fa zoomare sulla particella di interessa, ma non consente di capire dova sia quella particella. Perché è una mappa quasi senza toponimi, senza nomi di strade, senza foto satellitare (la GIF animata dà un’idea.

 

Allora abbiamo pensato di aggiungere delle modalità che consentono di sfruttare meglio queste informazioni geografiche contenute nella tabella originale:

  • una è semplice: aggiunge semplicemente il puntamento diretto alla ricerca su mappa dell’indirizzo presente in tabella. Sarà comodo ed efficace per indirizzi “completi” come “VIA CESARE AIROLDI N. 49” a Palermo;
  • un’altra è stata implementata per un largo numero dei dati catastali, è indirizzi come “C.DA ALBANA”, sono posizionati nel territorio grazie al fatto che è stato estratto l’areale in cui ricade il Foglio 68, Particella 263 nel comune di Piazza Armerina.

Quest’ultimo è il vero avanzamento, perché consente di passare da un punto posizionato male o assente (vedi sotto) alla posizione della particella nel territorio (Foglio 68, Particella 263).