Da ville dei boss a luoghi di educazione e formazione. Un capovolgimento di senso che restituisce appieno il valore del riutilizzo a fini sociali ed istituzionali dei beni confiscati alla camorra.
Accade a Casal di Principe, in provincia di Casera, dove diversi immobili confiscati in via definitiva sono stati trasformati, per volontà dell’amministrazione comunale del Sindaco Renato Natale, in aule scolastiche. E accade in un periodo particolarmente delicato, nel quale, di fronte al persistere dell’emergenza sanitaria, le scuole e le amministrazioni comunali sono chiamate a garantire sicurezza e ad applicare rigidi protocolli, soprattutto in relazione alla disponibilità di spazi più ampi.
A Casal di Principe, comune che soffre di una storica carenza di edifici scolastici, si è pensato bene di mettere a disposizione delle scuole del territorio gli immobili, alcuni di particolare consistenza, sottratti ai clan e destinati al Comune, riuscendo così a cogliere tre obiettivi in una volta sola: abbattere i fitti passivi, riutilizzare i beni confiscati e garantire il rientro a scuola in sicurezza e tranquillità.
L’intervento dell’amministrazione ha riguardato in particolare l’Istituto Comprensivo Spirito Santo, dislocato su diversi plessi, alcuni dei quali ospitati in strutture private. Già del 2008, attingendo a fondi regionali, l'amministrazione (in quel periodo retta da una commissione straordinaria) aveva adeguato un bene confiscato per ospitare la scuola media Dante Alighieri, che fa parte appunto del comprensivo Spirito Santo. Un passo significativo ma ancora insufficiente a risolvere il problema della carenza di aule. A distanza di dodici anni, l’amministrazione di Renato Natale, ha voluto replicare quell’esperienza.
Così quest'anno sono stati adeguati altri beni confiscati, e tra questi alcuni terreni, che ospiteranno la materna Maria Montessori, adeguata con fondi comunali, e la segreteria scolastica dell’istituto, anch’essa risistemata con fondi attinti dalle casse comunali.
È stato inoltre garantito, grazie a fondi comunali e finanziamenti giunti al Comune per l’emergenza Covid, l’ampliamento della media Dante Alighieri, che, come dicevamo, è già ospitata in un bene confiscato.
Verrà presto adeguato un altro immobile confiscato, con fondi regionali già stanziati, per ospitare altre aule sempre dell'Istituto Comprensivo Spirito Santo. E sempre con fondi regionali, è stata costruita su un terreno confiscato una scuola dell'infanzia intitolata a Salvatore Nuvoletta, il giovane carabiniere ucciso dalla camorra nel 1982.
Infine, sono in corso altri lavori, finanziati dalla Regione, su un altro terreno confiscato sul quale nascerà l’asilo nido.
Insomma, un investimento massiccio, cui ha fortemente lavorato l'Assessore all'Istruzione Marisa Diana, per riconsegnare alla comunità luoghi simbolo del potere criminale che oggi diventano invece spazi privilegiati di educazione per le giovani generazioni. Un’esperienza che di certo può rappresentare una buona pratica da replicare in altri territori.
(scritto con Marilù D'Angelo)