È online RimanDATI, il Primo report nazionale sullo stato della trasparenza dei Beni Confiscati nelle amministrazioni locali

La ricerca, promossa da Libera in collaborazione con il Gruppo Abele e il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, è il primo appuntamento di una serie di iniziative programmate in occasione del venticinquesimo compleanno della Legge 109, approvata il 7 marzo del 1996 a seguito di una campagna lanciata da Libera per supportare una proposta di legge a sostegno della quale oltre un milione di cittadine e cittadini italiani apposero la loro firma.

RimanDATI è il frutto di un'importante azione di monitoraggio civico partita dalla Campania e poi allargatasi a tutto il territorio nazionale. Cuore di questa azione, il controllo diffuso sul rispetto, da parte degli Enti Locali, dell'obbligo di pubblicazione, sui propri siti internet istituzionali, dell'elenco dei beni confiscati trasferiti al loro patrimonio indisponibile, con le modalità e i contenuti indicati dall'articolo 48 comma 3 lettera c del Codice Antimafia (D.Lgs. 159/2011).

Al momento della chiusura dell’azione di monitoraggio civico, su 1076 comuni monitorati, solo 406 pubblicano l’elenco. E di questi, la maggior parte lo fa in maniera parziale e non pienamente rispondente alle indicazioni normative. Ciò significa che ben il 62% dei comuni è totalmente inadempiente. La ricerca analizza nello specifico le modalità di pubblicazione degli elenchi, restituendo un quadro generale di grande criticità. Un quadro reso plastico dal valore del ranking nazionale costruito a partire dai dati raccolti: su una scala da 0 a 100 (laddove 0 è riferibile a situazioni di totale assenza di dati pubblicati, 100 a situazioni inverse di presenza corretta di tutti i dati), la media nazionale si ferma a 18.53. E anche volendo ridurre la base di riferimento ai soli comuni che pubblicano l’elenco, escludendo dunque tutti quelli fermi a 0, il ranking medio nazionale non supera i 49.11 punti. 


Insomma, quando si parla di trasparenza delle informazioni sui beni confiscati da parte degli Enti Locali, occorre necessariamente prendere atto di come ci sia ancora tanto lavoro da fare per raggiungere un quadro almeno di sufficienza e avere a disposizione dati soddisfacenti, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. 


Ed è qui la ragione del titolo scelto per questo report: “rimanDATI”. L'esito di questo “esame” cui sono stati sottoposti i comuni impone di fare come per gli studenti e le studentesse che non riescono a superare a pieni voti l’anno scolastico e che, per questo, vengono “rimandati a settembre”. L'esame di riparazione dovrà avere i tempi e i modi di un’azione civica che induca i comuni a conformarsi pienamente a quanto impone loro la legge. 

Il dataset completo con tutti i dati raccolti, insieme alla pubblicazione digitale del report e alle infografiche con le informazioni principali, è disponibile in formato aperto (nei formati csv e xls), in piena coerenza alla logica degli open data che sosteniamo nella ricerca, tra gli allegati a questo articolo.