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Aggiornato: 2 giorni 17 ore fa

Esperienze di riuso

Gio, 11/22/2018 - 11:48

@NibMaster2018 ha scritto:

Abbiamo Idee, prospettive e prassi da raccontare … idee nate e generate direttamente dal territorio e con il territorio campano tradotti in progetti concreti e fattibili.
Possono essere presentati i risultati dei lavori e gli studi di fattibilità realizzati.

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San Vittore Olona (Mi): bando per due immobili confiscati

Lun, 11/19/2018 - 17:48

@gianluca.demartino ha scritto:

A San Vittore Olona, in provincia di Milano, il Comune ha pubblicato un avviso di selezione per la concessione a titolo gratuito di due beni confiscati per finalità sociali. Si tratta di due immobili sottratti alla criminalità e trasferiti al patrimonio indisponibile del Comune.
Qui tutti i dettagli dell’iniziativa.
http://www.sanvittoreolona.org/news/11/27/2289/

In allegato l’avviso pubblico, che scadrà alle ore 12 del 4 gennaio 2019

AVVISO Comune San Vittore Olona.pdf (139,4 KB)

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Comune di Bari: avviso pubblico per la concessione di 7 immobili confiscati

Lun, 11/19/2018 - 17:31

@gianluca.demartino ha scritto:

È in corso un avviso pubblico per la concessione in uso a titolo gratuito di sette beni immobili confiscati sul territorio del Comune di Bari.
L’amministrazione comunale ha pubblicato l’avviso lo scorso 14 novembre. La scadenza è fissata per il 31 dicembre 2018, come riportato sul sito istituzionale del Comune:
https://www.comune.bari.it/-/avviso-pubblico-per-la-concessione-in-uso-a-titolo-gratuito-ex-art-48-del-d-lgs-n-159-del-6-settembre-2011-codice-antimafia-a-favore-di-soggetti-priva

L’iniziativa ai sensi dell’articolo 48 del D.Lgs. n. 159 del 6 settembre 2011, “Codice antimafia”, è destinata a soggetti privati, quali comunità, anche giovanili; Enti, associazioni, maggiormente rappresentative degli Enti Locali; Organizzazioni di volontariato di cui alla Legge 11 agosto 1991, n. 266; Cooperative sociali di cui alla Legge 8 novembre 1991, n. 381 o comunità terapeutiche e centro di recupero e cura di tossicodipendenti di cui al testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309; Associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell’art. 13 della Legge 8 luglio 1986, n. 349 e successive modificazioni.

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Confiscati Bene 2.0. Restituire i beni alla comunità - 20/11/2018

Ven, 11/16/2018 - 15:28

@annagavotti ha scritto:

Una piattaforma per diffondere la partecipazione a chi vuole monitorare e raccontare la storia e la vita dei beni confiscati in Italia. #confiscatibene 2.0 , un percorso di trasparenza e monitoraggio civico sui beni confiscati alle mafie e ai corrotti.

Appuntamento per la presentazione del Portale, martedì 20 novembre, ore 10.00 presso Sala Igea Istituto dell’Enciclopedia italiana- Piazza dell’Enciclopedia, 4 Roma.

http://www.libera.it/schede-650-confiscati_bene_2_0_restituire_i_beni_alla_comunita

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Sezione "verifica utilizzo ai sensi dell'art. 48 punto 3 lettera C del c.a."

Lun, 11/12/2018 - 20:21

@annagavotti ha scritto:

Buonasera guys!

Ho un grandissimo dubbio, forse sono io che non riesco a vedere l’enorme elefante nella stanza, per questo chiedo a voi che sicuramente ne sapete più di me.

Circa un mese fa, ho scritto via pec all’ANBSC chiedendo informazioni in merito alla fase di gestione e successo, o meno, del riutilizzo dei beni confiscati e destinati (dal momento che sul sito e su Open Regio non ero riuscita a trovarli).

Questa la loro risposta:

“Gent.ma dott.ssa Gavotti, si fa riferimento alla mail del 11 ottobre u.s. con la quale la S.V. chiedeva informazioni sul riutilizzo dei beni confiscati, successivamente destinati. Il lavoro di monitoraggio viene effettuato dal personale di questa Agenzia e le relative informazioni post-destinazione dei beni vengono costantemente inserite nella sezione “verifica utilizzo ai sensi dell’art. 48 punto 3 lettera C del c.a.” del programma Infoweb della piattaforma “open Re.G.I.O.”, raggiungibile anche dal sito istituzionale di questa Agenzia, https://openregio.it/.
Cordialmente.”

Qualcuno ha idea di dove sia questa sezione? Sul sito OpenRegio - Infoweb Beni confiscati trovo solo dati sui beni in gestione e destinati, nulla sul riutilizzo.

Vi ringrazio molto!

Anna

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TrasparEnti 2018 - Giornata della trasparenza (12/11/2018)

Lun, 11/05/2018 - 00:19

@annagavotti ha scritto:

​Si terrà a Milano il prossimo 12 novembre “TrasparEnti 2018 - Giornata della trasparenza”, evento gratuito organizzato da Regione Lombardia Giunta e Consiglio, etc…

La giornata, dedicata ai temi della trasparenza e della prevenzione della corruzione (e beni confiscati!), sarà articolata in due sessioni (una mattutina e una pomeridiana).

Visto l’elevato interesse per gli argomenti trattati, si richiede la registrazione entro l’8 novembre tramite il [FORM ON LINE] o via mail (giornata-trasparenza-2018@regione.lombardia.it).

Io mi sono iscritta alla sessione del mattino, fatemi sapere se qualcun altro è interessato!

Anna

ARPA Lombardia TrasparEnti, Giornata della trasparenza edizione 2018

TrasparEnti, Giornata della trasparenza edizione 2018

  • 12/11/2018
  • Milano

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Approfondimento dati Beni confiscati su open regio

Mar, 10/23/2018 - 14:30

@Federico ha scritto:

Buongiorno,
volevo chiedere un aiuto su come reperire ulteriori informazioni partendo dai dati disponibili su Open Regio. In particolare sono interessato agli “Immobili in gestione” della Provincia di Pordenone. I dati che trovo sul sito sono scarsi e poco esaustivi (Purtroppo non riesco a caricare il file poiché il sistema non me lo permette essendo un nuovo utente).
Nel file che riguarda appunto gli immobili in gestione all’Agenzia nella provincia di Pordenone nella prima colonna viene fornito un codice, a cosa fa riferimento? tramite questo codice posso reperire ulteriori informazioni riguardo quel bene in altri siti o in qualche ufficio pubblico?
Il mio obiettivo finale è quello di capire in primo luogo dove si trovano precisamente quei beni (la via) e in secondo luogo a chi sono stati confiscati. Purtroppo le uniche cose significative in quel file sono quel codice e il tipo di immobile. Nient’altro mi sembra significativo per raggiungere il mio obiettivo di specificità di informazioni.

Grazie mille dell’eventuale aiuto,

Federico

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DL Sicurezza: novità?

Gio, 09/13/2018 - 23:01

@michelelissoni ha scritto:

Salve a tutti,
premesso che quella pubblicata da Repubblica (https://www.repubblica.it/cronaca/2018/09/13/news/schema_di_decreto-legge_recante_disposizioni_urgenti_in_materia_di_sicurezza_pubblica_-206349623/) è solo una bozza, volevo sapere secondo voi se in questo decreto ci siano novità significative sul fronte dei beni confiscati.

Leggendo, a me è sembrato che gli unici cambiamenti rilevanti siano l’estensione della confisca di beni ad alcuni reati (ad esempio nell’ambito degli appalti) e l’esplicitazione che i beni confiscati (che non riescono a essere assegnati) non possano essere venduti ai parenti dei mafiosi.

Ci sono poi i provvedimenti relativi all’ANBSC: apparentemente ora, in caso di vendita di beni, il 20% dei proventi va all’agenzia (ma non mi sembra siano previste forme di finanziamento ulteriori). Inoltre una parte del personale dovrebbe ora essere assunto tramite concorso espressamente bandito dall’Agenzia (anziché trasferito da forze dell’ordine o da altri settori della PA: questo mi sembra un bene, però non mi pare che siano previsti aumenti di organico) e infine vengono riconosciute le sedi distaccate di Milano, Napoli e Palermo (che se non erro già erano previste nel D. Lgs. originario e che poi erano state rimosse dal Codice Antimafia).

Personalmente mi sembra pochino. In particolare non mi pare che le difficoltà dell’Agenzia siano affrontate poi così tanto. Certo, potrei sbagliarmi, non sono un esperto e potrebbe pure essermi sfuggito qualcosa durante la lettura, però io altri cambiamenti sostanziali non ne ho visti.

Pareri?

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Che possiamo fare noi?

Ven, 09/07/2018 - 16:16

@Ste_Fuma ha scritto:

Buon girono a tutti, vorrei capire come funziona per un comune cittadino,persona normale e mortale , se esiste qualche possibilità di ottenere in condono un terreno e/o un bene immobile sottratto alla criminalità.
Si puo?
Se si,alla fin fine,quanto si dovrà communque pagare?
Devo essere un’associazione?Una società?Devo avere un progetto?
…o tutto rimane com’è con grandi patrimoni tornati allo stato e rimasti li a invecchiare…?

Grazie mille,

By uno dei tanti.

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Bando assegnazione beni Pavia: possibili irregolarità

Sab, 09/01/2018 - 13:26

@michelelissoni ha scritto:

Salve a tutti.

Scrivo perché ho nuovamente bisogno d’aiuto sui beni confiscati a Pavia.

Qualche giorno fa (il 28/8), il nostro Comune, dopo un lungo iter, ha pubblicato un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse a gestire un bene confiscato a Pavia (allego l’avviso).

Nel bando la finalità dell’assegnazione è già dichiarata:

"La valutazione delle proposte sarà effettuata sulla base delle indicazioni contenute nella
Deliberazione di Giunta Comunale n. 513 del 23/08/2018 che vogliono, come
concessionario dei beni, “un soggetto del territorio di comprovata esperienza in campo
sociale, che, accollandosi gli oneri di ristrutturazione, caratterizzi le unita abitative come
luogo di ospitalità temporanea di nuclei familiari in difficoltà sociale, con la
predisposizione di attività finalizzate al reinserimento lavorativo ed abitativo, per una
pronta e piena inclusione nel tessuto sociale cittadino, nell’ottica dell’applicazione
concreta del principio di sussidiarietà orizzontale e di welfare community e del
completamento della filiera dei servizi per le persone in stato di grave disagio sociale”;

Quello che però sta un po’ facendo storcere il naso a noi di Libera Pavia è che la scadenza dell’avviso sia fissata per il 10/9/2018… fra poco più di una settimana. Nessuno può pensare a fare un progetto credibile in così poco tempo, soprattutto subito dopo l’estate… a meno che non fossero già pronti a farlo. Anche se non ne siamo certi, ci sembra abbastanza probabile che l’assegnatario sia stato in realtà già scelto e che l’avviso sia solo un pro forma.

Volevo sapere se, a vostro avviso, sia opportuno e possibile muoversi affinché la gara (per il momento sono solo manifestazioni d’interesse, ma comunque sono vincolanti per essere accreditati a partecipare) sia più equa, ad esempio cercando di ottenere una proroga della scadenza.
Non credo infatti sia la prima volta che, quando un Comune assegna dei beni, si abbia già in mente chi debba essere il destinatario e il progetto da sviluppare sul bene confiscato… e forse in alcuni casi questo approccio ha pagato. Tra l’altro non possiamo essere sicuri che, qualora il bando fosse prorogato, verrebbero effettivamente presentate altre manifestazioni d’interesse… dopotutto gli enti che possono intraprendere questo tipo di attività sono in numero limitato.

Vi ringrazio per il vostro aiuto,

Michele Lissoni

AVVISOMANIFESTAZIONEDIINTERESSE.pdf (182,7 KB)

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Poster su beni confiscati - Conferenza Statistica

Lun, 08/20/2018 - 17:01

@ludovica.ioppolo ha scritto:

Carissimi,
mi fa piacere condividere con la comunità di confiscatibene il poster che io e Vincenzo Patruno abbiamo presentato a luglio alla conferenza nazionale di statistica su limiti e potenzialità dei dati disponibili sui beni confiscati:
academia.edu Beni confiscati alla criminalità organizzata. Il potere dei dati a supporto...

Il poster ha come oggetto l’analisi dei dati disponibili per la valutazione delle politiche di uso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, con un focus sui Comuni di Palermo e Bari. La principale fonte di dati è l’Agenzia Nazionale

Spero sia un contributo utile e un’ulteriore occasione di confronto.

Ludovica

PS= ne approfitto per ringraziare @aborruso e @gianluca.demartino sempre disponibilissimi per qualche chiarimento su openregio

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Beni confiscati: architettura, ideologia e performance

Mar, 06/05/2018 - 12:16

@Valentina ha scritto:

Beni Confiscati: Architettura, Ideologia e Performance avvia processi di attivazione e riappropriazione di un bene confiscato attraverso la performance, la musica e il suono.

Più di un anno fa, con la partecipazione di artisti visivi, operatori della cultura, insegnanti, giornalisti, studenti e attivisti, questo progetto ha avviato un’indagine preliminare su episodi di autogestione, di produzione culturale locale e sul patrimonio di questa città.
Tutto questo ha portato all’identificazione di uno spazio e della sua storia, e a una richiesta specifica: la restituzione del bene alla comunità e la sua riapertura, a quasi vent’anni dalla sua confisca.

Puoi partecipare anche tu all’Opening performance del 16 giugno (dalle ore 11).

Visita il sito web, il nostro Gruppo FB
Twitter @MagBrancaccio
Segui la campagna di comunicazione degli studenti del Danilo Dolci a Brancaccio e la richiesta del bene su #tivogliobene
Partner del progetto: Confiscati Bene

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Provincia di Pavia: segnalazione all'ANAC di mancata risposta a richiesta FOIA

Mar, 05/08/2018 - 08:22

@michelelissoni ha scritto:

Salve.
Scrivo (su invito di @leonardo.ferrante) per chiedere consiglio in merito a una richiesta di accesso civico che non ha avuto esiti.

A Pavia sono da qualche mese impegnato a tentare di ottenere maggiori informazioni sui beni confiscati (per lo più immobili) nella nostra provincia e, visto che su Openregio nella lista degli immobili confiscati in gestione ad ANBSC mancano gli indirizzi, ho pensato di fare richieste FOIA all’ANBSC e ai Comuni per ottenerli.

L’ANBSC non ha risposto (ma credo che sia per effetto delle loro normative interne, non credo che siano tenuti a farlo, perlomeno non su questo argomento), mentre molti Comuni sì, anche se con risposte spesso tutt’altro che soddisfacenti (potete vedere i dettagli sul file Excel che allego, nelle colonne finali).

Alcuni, però, non si sono fatti vivi, tra cui spicca il Comune di Portalbera che, stando all’elenco, ha sul suo territorio il maggior numero di beni definitivamente confiscati della provincia.

Su suggerimento di Leonardo sto quindi per segnalare questa inadempienza all’ANAC. Segue il testo della mail che vorrei mandare: accetto molto volentieri pareri e consigli.

Desidero con la presente segnalare all’Autorità Nazionale Anticorruzione della mancata risposta del Comune di Portalbera (PV) a una richiesta di accesso civico effettuata dal sottoscritto in data 7 Marzo 2018 (il testo della richiesta è allegato alla presente).

Erano state richieste informazioni relative ai beni definitivamente confiscati presenti sul territorio del Comune di Portalbera (si consulti in merito il file allegato, ottenuto dalla banca dati Openregio dell’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati), non avendo quest’ultimo pubblicato l’elenco, obbligatorio per legge, di tali beni sul proprio sito Internet.

Ad oggi, il Comune non ha pubblicato tale elenco né ha dato alcuna risposta alla mia richiesta di accesso civico. Non posso escludere che il Comune non possieda i dati da me richiesti (malgrado sappia per certo che altri Comuni, in situazione analoga, quei dati li possiedano), ma non avendo ricevuto alcuna comunicazione dal Comune entro 30 giorni dall’invio della richiesta ritengo doveroso segnalare questo fatto all’ANAC.

Vi sarei grato se vi fosse possibile comunicarmi, una volta presa in esame questa segnalazione, se essa abbia trovato riscontri.

Beni in gestione Provincia di Pavia.xls (57 KB)

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A scuola di Opencoesione: il gruppo de "I confiscati"

Lun, 04/30/2018 - 10:27

@leonardo.ferrante ha scritto:

Segnalo il gruppo di monitoraggio “I confiscati”, di A scuola di opencoesione:
http://www.ascuoladiopencoesione.it/asoc/1718/1718_002/V1

Vediamo come finiscono le votazioni di Asoc e poi li contattiamo per inserirli anche in percorsi di Cb2, specie quelli di apertura al territorio

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Riorganizzazione ANBSC e Conferenze di servizi in vista

Lun, 04/30/2018 - 09:40

@giuragu ha scritto:

Buongiorno,
segnalo questa news che da notizia dell’approvazione in via preliminare, su da parte del Consiglio dei ministri, di un regolamento che rivede l’organizzazione e la dotazione dell’Anbsc.

A parte questo notizia, a latere in fondo all’articolo, ma che ritengo importante, è l’annuncio di una serie di conferenze di servizi che si svolgeranno nel mese di maggio per arrivare alla destinazione di circa 2600 beni immobili.
A parte che il calendario di tali conferenze me lo aspetterei su questa mappa, purtroppo vuota, sarebbe interessante attivare un monitoraggio di queste “destinazioni”.

Che ne pensate?

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Monitorando bene: a Erbé (Verona) un campo per il monitoraggio dei beni confiscati

Mar, 04/24/2018 - 10:44

@leonardo.ferrante ha scritto:

Descrizione

Sono più di 320 i beni confiscati alle mafie soltanto in Veneto.
Ma dove sono? E come vengono riutilizzati? E, più in generale, come facciamo a conoscere quali sono le buone pratiche di riuso dei beni confiscati al fine di sostenerle e valorizzarle? Come individuiamo invece i tanti beni che ancora attendono di essere restituiti alla collettività?
Sono domande che chiamano in causa il ruolo e la responsabilità di noi cittadini e da cui nasce la necessità di creare un nuovo strumento di impegno che sia in grado di darvi risposta: il monitoraggio civico. Lo scopo del monitoraggio è quello di trasformare l’impegno di cittadini attivi in uno strumento di conoscenza che consenta di accendere una luce sui beni confiscati alle mafie nei diversi territori.
Con queste premesse e questi obiettivi di formazione, ad Erbè verrà realizzato per la prima volta, in collaborazione con il settore Anticorruzione civica di Libera, un campo tematico sul monitoraggio civico dei beni confiscati alle mafie: apprenderemo gli strumenti del monitoraggio e li utilizzeremo per approfondire la conoscenza dei beni confiscati e riutilizzati nel territorio veronese. Si tratta di un’esperienza non del tutto estranea ai precedenti campi E!State Liberi di Erbé (già si svolgevano lavori nella Base scout Airone, se ne approfondiva la storia di bene confiscato e si faceva visita ad un altro bene confiscato nel vicino paese di Isola della Scala) che quest’anno verrà affrontata con nuovi strumenti e una maggiore consapevolezza grazie al settore Anticorruzione civica di Libera. Il campo verrà gestito insieme con SPI CGIL Verona e gruppo scout Tartaro Tione 1, che da sempre collaborano con noi alla realizzazione dei campi E!State Liberi.
La base scout è gestita dal locale gruppo scout Agesci Tartaro Tione 1 che ha ricevuto nel 2006 dal comune di Erbè un appezzamento di terreno di 18.000 mq e 2 ruderi per ricavarne una base scout ed un centro di aggregazione giovanile. La base che vi accoglierà è stata inaugurata nel 2011 ma i lavori per completare il recupero totale del bene sono ancora molti e riguardano una adeguata sistemazione del bosco e delle aree verdi, il recupero funzionale della ex stalla cavalli e la costante manutenzione della base.
Il bene si trova in pianura ed è immerso nel verde e nella quiete della campagna, è contornato da risaie e proprio il riso ed il melone sono i prodotti tipici di questa terra. A circa 20 km si trovano le città di Verona e Mantova mentre con le biciclette della base saranno organizzate escursioni nelle zone umide dal territorio.

Attività previste
Durante il corso della settimana sono previsti diversi incontri formativi sui temi della presenza delle mafie nel nord Italia, dei beni confiscati, del monitoraggio civico, a cui si aggiungeranno attività di lavoro e di approfondimento sul campo. A tal proposito, durante le attività formative, i volontari si cimenteranno, attraverso i laboratori, nel raccogliere e monitorare i dati, fare foto e interviste a chi gestisce i beni confiscati. Pertanto è utile che i ragazzi si muniscano di macchine fotografiche (vanno anche quelle dei telefonini) e di pc se è possibile.
Inoltre, nella prospettiva di unire il tempo libero con l’esperienza formativa, andremo a visitare la splendida città di Verona, soffermandoci sulla sua storia e sulle sue bellezze, con un tuffo anche nelle acque del lago di Garda. Durante il campo avremo anche la possibilità di incontrare un familiare di vittime innocenti delle mafie.

Le attività pratiche previste:

Manutenzione ordinaria e straordinaria della Base scout Airone (es. manutenzione delle aree verdi, posa impianto di irrigazione, panificazione e cucina per i partecipanti del campo, verniciatura con impregnate delle strutture in legno, formazione di intonaci, tinteggiatura pareti , realizzazione di manufatti in legno);
Biciclettata di monitoraggio civico;
Laboratorio di narrazione dell’esperienza di monitoraggio civico.
Informazioni utili

Come arrivare
In treno: Stazione Fs Isola della Scala
In aereo: Aeroporto di Villafranca di Verona
In auto:
Da Nord: Uscita Verona sud ed imboccare direzione Modena fino ad Isola della scala per poi svoltare in direzione di Erbè.
Da Sud: Uscita dal casello Nogarole Rocca tratta dell’A22 e poi seguire indicazioni per Erbè.

Ospitalità: L’alloggio coincide con il luogo delle attività, si dorme all’interno del bene confiscato. La sistemazione prevede 4 camerate con letti a castello. La struttura è attrezzata per l’ospitalità di persone diversamente abili.

Alimentazione: L’alimentazione è pensata sia per celiaci e allergie varie che per vegani e vegetariani. La cucina è gestita dai responsabili del campo con l’aiuto dei partecipanti.

Materiali obbligatori da portare: Coprimaterasso, copricuscino, sacco a pelo o lenzuola, guanti da lavoro, abbigliamento da lavoro, cappello, borraccia, repellente per zanzare.

Materiali consigliati: Porta tovagliolo, tovagliolo di stoffa, un oggetto che rappresenti il luogo di provenienza.

Storia del bene confiscato
Il bene è stato è stato confiscato nel 1993 ad uno spacciatore locale di droga che nel corso dei suoi traffici illeciti era riuscito ad accumulare importanti risorse economiche fino a realizzare una lussuosa villa, un ristorante con maneggio su un terreno di circa 2 ettari. Lo spacciatore ha subito una importante condanna ora scontata la pena e si è trasferito; sembra avesse collegamenti con 'ndrine calabresi peraltro mai dimostrati. Il comune di Erbè appena acquisito i beni confiscati si è attivato per riutilizzarli a fini sociali. Ha quindi promosso un progetto di recupero della villa (nel frattempo devastata e saccheggiata) con l’Asl locale fino ad inaugurare nel 2008 una struttura che ospita disabili mentali. Il terreno, il ristorante in fase di costruzione e la stalla cavalli diventati ruderi e luogo di rifugio di sbandati sono stati assegnati nel 2006 in comodato gratuito per 30 anni al locale gruppo scout che stava nel periodo cercando una location per realizzare una base regionale scout. Il progetto prevedeva la realizzazione di una struttura che avesse anche la funzione di centro di aggregazione giovanile e sociale un luogo confiscato da ritornare alla collettività. I lavori della base sono stati ultimati dopo importanti sforzi economici tutt’ora in corso nel 2011. I finanziamenti necessari per completare l’opera sono stati dati da banca etica unica fra tutte le banche ad erogare un mutuo di 95.000 sulla scorta di un semplice diritto di superficie concesso nel frattempo magli scout dal comune di Erbè.
La base Airone ospita dal 2012 i campi di E!State Liberi! oltre a campi regionali e nazionali scout di Agesci. La base di Erbè è la prima base italiana costruita su un bene confiscato.

Anagrafica

Per maggiori informazioni chiedere a @barcavalentina1

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Monitorando bene: a Battipaglia un campo sul monitoraggio civico dei beni confiscati

Dom, 04/15/2018 - 23:39

@rcf80 ha scritto:

Descrizione

Sono oltre 700 in Italia i soggetti gestori impegnati nel riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Pratiche che, fortunatamente, si moltiplicano ormai quotidianamente dal nord al sud del Paese. Ma come facciamo ad essere sicuri che si tratti di buone pratiche? E, più in generale, come facciamo a conoscere quali sono queste realtà sui nostri territori, a sostenerle e incoraggiarle? Come facciamo ad individuare invece i tanti beni che ancora attendono di essere restituiti alla collettività, per stimolarne l’effettivo riutilizzo, per contribuire a raccogliere dati e notizie da mettere al servizio della comunità?
Queste domande chiamano in causa direttamente il ruolo e la responsabilità dei cittadini. Ed è da esse che nasce l’esigenza di dare vita ad un nuovo strumento di impegno: il monitoraggio civico. Si tratta in sostanza di trasformare la pratica della cittadinanza in uno strumento di indagine e conoscenza che accenda i riflettori sui beni confiscati presenti sui territori, sia quelli già riutilizzati che quelli ancora da riutilizzare.
Con queste premesse e questi obiettivi di formazione, arriva per la prima volta a Battipaglia, in collaborazione con il settore Anticorruzione civica di Libera, un’esperienza di campo tematico sul monitoraggio civico dei beni confiscati alle mafie.
A partire dall’esperienza del Caffè 21 marzo, l’idea è quella di proporre un percorso in grado di coniugare gli elementi essenziali della proposta del tradizionale campo di E!State Liberi! Battipaglia con le caratteristiche tipiche di un campo tematico sul monitoraggio civico. Il programma tiene insieme infatti le tradizionali attività di formazione e lavoro previste al Caffè 21 marzo, su altri beni confiscati della città e in alcuni luoghi particolarmente significativi del territorio, con l’esigenza di affinare le capacità di indagine, per diventare veri e propri cittadini monitoranti.

Il campo prevede un programma formativo assai variegato che parte da alcune domande chiave: cosa sono i beni confiscati? Come si è arrivati al principio del riutilizzo sociale? Cos’è, da quali esigenze nasce e come si pratica il monitoraggio civico? In che modo i cittadini possono dare il proprio contributo all’effettiva restituzione alla collettività dei beni sottratti ai clan? Nel corso della settimana, numerose saranno le sessioni formative dedicate a questi temi. Ma numerose e variegate saranno anche le esperienze di lavoro e di indagine sul campo. A fare da corollario, l’incontro con i familiari delle vittime innocenti di camorra, la visita alla Casa museo Joe Petrosino di Padula e al Museo del mare di Pioppi, un tuffo nelle acque cristalline di Acciaroli. Nello sforzo di coniugare anche il tempo libero con alcune significative esperienze di contenuto etico e formativo.

Il “Caffè 21 marzo” apparteneva ad Antonio Campione, imprenditore tra i più noti della Piana del Sele e considerato il cassiere del famigerato clan Maiale, che per anni ha imposto la propria supremazia criminale nella zona. Attraverso una società a lui riconducibile, Campione, protagonista tra l’altro del famoso Processo California, era di fatto il proprietario dell’attività commerciale. L’immobile è stato definitivamente acquisito al patrimonio indisponibile dell’Ente e il 3 novembre 2014 è stata indetta una selezione pubblica per l’affidamento in concessione d’uso a titolo gratuito del bene per la realizzazione di un progetto avente finalità sociali al fine di destinarlo ad attività a servizio delle fasce più giovani della comunità quale luogo di incontro socio-culturale e di aggregazione e per offrire concrete opportunità occupazionali anche a soggetti lavorativamente svantaggiati. Alla scadenza del bando, l’immobile è stato assegnato all’ATS “P’O BEN R’O PAES”per la realizzazione del progetto “Caffè 21 marzo”.

Anagrafica

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Scuola Common - Emilia Romagna (14 aprile)

Ven, 04/13/2018 - 12:16

@leonardo.ferrante ha scritto:

Descrizione

Le Scuole common regionali sono una versione della Scuola common nazionale tarata sui bisogni del territorio in cui si tengono. L’Emilia è stata la seconda regione a organizzare una scuola common regionale, dopo la Toscana

A questo link il programma della scuola.

L’obiettivo della scuola Emilia è soprattutto generale: finalizzato a radicare la “cultura del monitoraggio”: perché monitorare, quali sono i “bisogni di sapere” che precedono il diritto di sapere, con quali strumenti, su quali settori. Un focus specifico è stato alla “bussola common” come strumento di monitoraggio.
Ad ogni modo, il tema del monitoraggio beni (e quindi Confiscati bene 2.0) sarà affrontato durante tutto il corso della scuola, come esempio di monitoraggio, creando le precondizioni ad un percorso di engagement più specifico.

Le scuole Common si fanno quindi viatico di quegli elementi conoscitivi propedeutici a costuire, sui territori, le condizioni favorevoli anche a Confiscati bene 2.0, provando a far arrivare al numero più grande di persone possibili questi temi affinché si organizzino in comunità monitoranti e, parimenti, si approprino degli strumenti del monitoraggio (accesso civico, report di vigilanza, adovacy …).

Anagrafica Se vuoi organizzare una scuola common nella tua regione / sul tuo territorio

Contatta @leonardo.ferrante

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Benvenuto a Paolo e ai dati su Brindisi

Ven, 04/13/2018 - 12:09

@aborruso ha scritto:

Buongiorno,
inizio dal benvenuto a @Paolo_Mariani qui su partecipa.

Paolo ci ha contattato tramite social e ci ha raccontando che sta facendo un lavoro di raccolta dati sulla provincia di Brindisi. Ha usato i dati ANBSC, ha fatto richieste di accesso civico e ci ha messo del suo.

Vuole uniformare e strutturare i suoi dati sia per inserirli tra i dati di CB, che per renderli disponibili a tutti al meglio.
E vuole una mappa nella pubblicazione online via uMap e/o altri strumenti cartografici.

Mi ha condiviso alcune delle cose raccolte, ma non le giro qui, perché è bene che lo faccia lui.

Chiedo a Paolo di base, pertanto di:

  • inviarci i link ai fogli elettronici che ha creato (va bene anche la sola condivisione in lettura, se serve poi ti chiediamo specifici permessi in scrittura);
  • la condivisione della mappa creata a oggi;
  • di farci un piccolo report sugli accessi civici. Quanti ne ha fatti, quante risposte avute, la qualità dei documenti ricevuti indietro.

E così iniziamo subito a costruire questi dati insieme, per creare un modello replicabile in altri luoghi.

Grazie a Paolo e benvenuto

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Scuola Common - Toscana (7 aprile)

Gio, 04/12/2018 - 16:12

@leonardo.ferrante ha scritto:

Descrizione

Le Scuole common regionali sono una versione della Scuola common nazionale tarata sui bisogni del territorio in cui si tengono. La Toscana è stata la prima regione a organizzare una scuola common regionale.

A questo link il programma della scuola.

Il fine della scuola Toscana è stato sia generale che dedicato a specifici focus:

  • generale: si è lavorato a radicare la “cultura del monitoraggio”: perché monitorare, quali sono i “bisogni di sapere” che precedono il diritto di sapere, con quali strumenti, su quali settori.
  • dedicato a specifici focus: come monitorare i beni confiscati (con il progetto Confiscati bene 2.0); la salute (con la rete Illuminiamo la salute e Libera Siena); gli appalti/PA (con le iniziative di #eqquindi Pisa e Libera Sesto).

Le scuole Common si fanno quindi viatico di quegli elementi conoscitivi propedeutici a costuire, sui territori, le condizioni favorevoli anche a Confiscati bene 2.0, provando a far arrivare al numero più grande di persone possibili questi temi affinché si organizzino in comunità monitoranti e, parimenti, si approprino degli strumenti del monitoraggio (accesso civico, report di vigilanza, adovacy …).

Anagrafica
  • pagina web con informazioni sull’evento: http:/www.facebook.com/toscana.libera/
  • data: 2018-04-07
  • località: Sesto Fiorentino, circolo Acli “Gl’incontri”
Feedback della scuola (tema beni)

Il referente del territorio toscano per il progetto Confiscati bene 2.0, Giovanni Pagano, ha proposto di organizzare una rete territoriale, su scala regionale, per l’utilizzo collettivo di Confiscati bene 2.0. Ha espresso anche l’intenzione di voler organizzare una formazione regionale sul tema beni.

Se vuoi organizzare una scuola common nella tua regione / sul tuo territorio

Contatta @leonardo.ferrante

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