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Aggiornato: 1 giorno 16 ore fa

Stanotte speciale TG1: un documentario su ciò che nasce nei beni confiscati alle mafie

Dom, 04/08/2018 - 20:18

@aborruso ha scritto:

Si tratta di “Dieci storie proprio così”, un documentario di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, in collaborazione con Rai Cinema, che immagino alcuni di voi conoscano.
Oggi alle 24:00.

Un viaggio nell’Italia che cambia. Protagonisti sono le associazioni culturali, le aziende agricole, le radio e i ristoranti che nascono in beni confiscati alle mafie. Sono scuole, teatri ed imprese che diventano riferimento unico e indispensabile in quartieri dove regna l’abbandono e il degrado più assoluto. Sono professori, giornalisti, amministratori che non sentono nella parola “impegno” l’eco del disincanto. A “Speciale Tg1”, in onda domenica 8 aprile alle 24, verrà trasmesso “Dieci storie proprio così”, un documentario di Emanuela Giordano e Giulia Minoli, in collaborazione con Rai Cinema. Si racconta un paese funestato da corruzione e malaffare, ma capace di sorprendere. Il documentario ha debuttato al teatro San Carlo di Napoli nel 2012 come una “quasi” opera contemporanea. Lo spettacolo è divenuto strumento di indagine, ma anche di trasformazione sociale. Autori, regista, attori hanno coinvolto professori, studenti e detenuti delle carceri minorili in un processo di cambiamento. Dalla Lombardia alla Sicilia, gli attori incontrano i protagonisti delle storie e in scena restituiscono il senso delle loro scelte. I parenti delle vittime di criminalità organizzata e gli “eroi” moderni che lavorano nelle associazioni di contrasto alle mafie, i ragazzi che si impegnano a trasformare i beni confiscati in attività economiche socialmente utili e le scuole dove i professori si danno un gran da fare per informare e coinvolgere i loro studenti.

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Una gran notizia: i dati sui beni confiscati sono ufficialmente aperti e riutilizzabili

Sab, 04/07/2018 - 12:11

@aborruso ha scritto:

Buongiorno,
stamattina abbiamo scoperto che finalmente i dati sui beni confiscati sono ufficialmente aperti e riutilizzabili.

Lo chiediamo da tempo e in tanti modi e su Confiscati Bene lo abbiamo fatto come raccontato qui http://www.confiscatibene.it/it/blog/i-dati-sui-beni-confiscati-sono-finalmente-dati-aperti.

È una gran notizia, che non è un fatto formale, ma un fatto molto sostanziale.

Grazie, a tutti quelli che hanno spinto su questa cosa

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"ti voglio Bene", un'iniziativa a Brancaccio (Palermo)

Mer, 03/28/2018 - 13:17

@aborruso ha scritto:

Buongiorno,
circa 10 giorni siamo fa stati coinvolti in alcune ore di didattica in un “mitico” liceo di Palermo. Mitico perché ha sede all’interno di beni sequestrati alle mafie, perché intitolato a Danilo Dolci e perché è si trova a Brancaccio.

È un quartiere difficile, con delle belle energie al suo interno. Questa scuola è una delle sorgenti.

Ci hanno chiesto di parlare del tema dei beni confiscati, del monitoraggio civico, di tecnologie civiche e dell’importanza dei dati per conoscere il “proprio mondo” e fare scelte più consapevoli. Pochissime ore, provando però a lasciare qualche traccia.

Ci ha invitato @Valentina Sansone, che è una curatrice di mostre e spettacoli, che organizzerà per Manifesta 12 (uno tra i più importanti eventi culturali a livello europeo) e all’interno di Palermo Capitale Italiana della cultura, l’evento “Beni Confiscati: Architettura, Ideologia e Performance”.

Questa la doverosa premessa.

L’iniziativa

L’iniziativa che gli studenti, i docenti, il dirigente scolastico, Valentina, vogliono mettere in piedi è quella di chiedere che un magazzino prospicente la scuola (facente parte di un bene aziendale sequestrato) sia dato in uso alla scuola e al quartiere.
Questo anche per poter realizzare nel 2018 un calendario di performance per Brancaccio, in questo spazio chiuso da quasi 20 anni.

Una richiesta analoga è stata già fatta nel 2015, ma senza esito positivo. Si vuole rinnovare e sembra che il momento possa essere favorevole.

Verrà inviata una nuova lettera da parte degli studenti (qui il testo) e stavolta (a differenza del 2015) verranno usati anche i social.

Il sito di riferimento è http://danilodolci.confiscatibene.it/.

L’iniziativa è stata chiamata “ti voglio Bene”, per dare due sensi all’iniziativa: la volontà di avere in uso il bene e il legame forte con il territorio.

Cosa può fare ciascuno di noi

Facciamo questa richiesta insieme alle ragazze e ai ragazzi del Danilo Dolci, almeno in uno di questi modi (occhio a tutti i dettagli, i link, gli account citati, l’hashtag, i destinatari delle email, ecc…).

Su facebook

Con questo messaggio:

Anche io voglio che le ragazze e i ragazzi del Danilo Dolci e il quartiere Brancaccio possano usufruire del bene confiscato di Via Natale Carta http://danilodolci.confiscatibene.it

Su twitter

Con questo messaggio:

Anche io voglio che le ragazze e i ragazzi del Danilo Dolci e il quartiere Brancaccio possano usufruire del bene confiscato di Via Natale Carta @LeolucaOrlando1 @valeriafedeli @MiurSocial #tivogliobene cc @MagBrancaccio http://danilodolci.confiscatibene.it

Per email

Scrivendo un’email a questo gruppo di destinitari sindacometropolitano@cittametropolitana.pa.it, agenzia.nazionale@anbsc.it, segreteria.pa@anbsc.it, ministra@istruzione.it, con Oggetto “Sostengo #tivoglioBene” e come testo:

Anche io voglio che le ragazze e i ragazzi del Danilo Dolci e il quartiere Brancaccio possano usufruire del bene confiscato di Via Natale Carta http://danilodolci.confiscatibene.it.

Due parole di chiusura

Ringrazio il prof. Siringo e il prof. Domenico Di Fatta (dirigente) per la loro disponibilità e attenzione.

Due grazie più “speciali”:

  • uno a Valentina per averci coinvolto in questo progetto. È un grazie anche molto personale, perché mi ha fatto capire come l’arte e le performance siano un modo bello e forte di riempire spazi come questi;
  • e uno grande grande alle ragazze e ai ragazzi della classe che ho avuto il privilegio di incontrare, perché sono stati gentili, sensibili, attenti e pronti. Che tutto insieme è raro.

Siamo ancora all’inizio. Prima il bene dovrà essere messo a disposizione della scuola ed è quello che chiediamo oggi.

Poi ci sarà da pulirlo, renderlo vivibile, manutenerlo e viverlo. E tutto questo sarà impegnativo e sfidante.

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Monitoraggio beni confiscati_Ragusa

Mar, 03/20/2018 - 10:44

@federica ha scritto:

Ciao ragazzi,

sono Federica, volontaria di Libera e studentessa del Master APC. Vi scrivo perché sono alla prese con la ricerca per la tesi del Master…ed eccomi qui a chiedere il vostro aiuto su suggerimento di Leonardo!

Sono di Comiso, provincia di Ragusa. Così, dopo tanto girovagare, ho pensato che fosse giusto dedicare il lavoro finale del Master alla mia terra. Obiettivo e tema della tesi è fotografare lo status della criminalità organizzata nella provincia iblea (dalla spaccatura tra Stidda e Cosa nostra, all’omicidio Spampinato e alla strage di San Basilio, agli interessi sul mercato ortofrutticolo di Vittoria, etc etc).

Un capitolo della tesi riguarderà il monitoraggio dei beni confiscati in provincia di Ragusa.
La mia idea iniziale era quella di creare una “scheda” per ogni bene: a chi è stato confiscato, perché e nell’ambito di quale procedimento, lo status attuale, se è riutilizzato e in che modo, inserendo magari delle foto. Come abbiamo fatto durante Scuola Common, ho scaricato da Open Regio la tabella excel sui i beni destinati in provincia di Ragusa. Sono 79 in totale.
Fino a qualche mese fa, c’erano anche dei links attivi da cui poter scaricare il decreto, mentre adesso sono spariti. Nelle sezioni Amministrazione Trasparente dei siti web dei vari Comuni e della Regione non c’è praticamente traccia, o quasi. Insomma, sono in un punto morto.

Così, vi chiedo se avete a disposizione i decreti e qualche altro dato in più.
Inoltre, come mi ha detto Leonardo, se in zona ci fosse un gruppetto di lavoro che si sta occupando del monitoraggio dei beni confiscati, sono a disposizione per condividere la mia ricerca e sarei felice di dare una mano ben volentieri! (e perché no, raccontare questa esperienza di monitoraggio civico ibleo nella mia tesi).

Vi ringrazio in anticipo!

Buona serata,
Federica

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Gli studenti dell’Università di Sassari tra i vincitori del premio OpenData Sardegna

Mer, 03/07/2018 - 12:06

@aborruso ha scritto:

Buongiorno,
i ragazzi che hanno lavorato sul progetto dei beni confiscati in Sardegna sono tra i vincitori del contest http://opendata.regione.sardegna.it/notizie/otto-vincitori-il-primo-contest-sui-dati-aperti-della-regione-sardegna.

COMPLIMENTI!

L’output del loro lavoro è qui http://sardegna.confiscatibene.it/

Li ho seguiti un po’ durante il loro lavoro e ho visto la loro presentazione del progetto. Mi sono piaciuti moltissimo e mi sono bravi. Complimenti a tutto il gruppo!!

Un grazie speciale a @lauraiannelli e @nelsonmau che hanno coordinato i lavori.

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#apriamoilbene - 22 anni della legge num. 109\96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie

Mer, 03/07/2018 - 09:29

@tatiana.giannone ha scritto:

#apriamoilbene - 22 anni della legge num. 109\96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie

Cari tutti,
vi scriviamo in occasione del 07 marzo 2018, 22 anni dall’approvazione della legge num. 109\96 per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie.
Libera, insieme ai suoi presidi territoriali e alla sua rete, vorrebbe realizzare una campagna di comunicazione per raccontare e far conoscere le storie e le esperienze del terzo settore che animano tutti i giorni i beni liberati dalle mafie.

A 23 anni dalla raccolta firme a favore del riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, e dopo aver censito oltre 700 pratiche di riutilizzo sociale direttamente legate al mondo del volontariato e della cooperazione, è importante rendere tutti i cittadini parte attiva di questo cambiamento e cercare un nuovo modo di guardare la realtà che ci circonda.

Per questo motivo il 07 marzo vi chiediamo di usare #apriamoilbene per pubblicare foto, video, riflessioni sul significato che il riutilizzo sociale ha per voi!

In allegato troverete un banner che potrebbe essere uno dei modi per poter diffondere #apriamoilbene e raccontare le vostre storie.

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Servizio specialistico legale a supporto del nucleo di supporto presso la prefettura per la risoluzione di specifiche criticita' inerenti i beni confiscati

Mer, 02/14/2018 - 14:51

@GiuffridaGiuseppe ha scritto:

SERVIZIO SPECIALISTICO LEGALE A SUPPORTO DEL NUCLEO DI SUPPORTO PRESSO LA PREFETTURA PER LA RISOLUZIONE DI SPECIFICHE CRITICITA’ INERENTI I BENI CONFISCATI.
Il titolo è impegnativo…ma di fatto, ne ho trovati già tre (Vibo Valentia, Reggio Calabria, Catania) si stanno appaltando per 91.000 euro a Provincia, i servizi e le competenze che ciascun Nucleo di Supporto dovrebbe GRATUITAMENTE avere in se, se solo si facesse riferimento alla circolare Caruso (1 agosto 2011) . Penso al direttore dell’Agenzia del Territorio, per volture rettifiche catastali ed altro, penso all’avvocatura dello stato per le risoluzioni e controversie giuridiche, ed altro…
Quello che lo Stato non è riuscito ad assicurare con le proprie risorse interne, lo appalta ai privati. Funzionerà o sarà un possibile ricettacolo di infezioni…?

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Presentazione del progetto ArCO del Mibact

Lun, 01/29/2018 - 10:53

@jenkin ha scritto:

Descrizione

Sito ufficiale del progetto: http://dati.beniculturali.it/progetto-arco-architettura-della-conoscenza/.

A fine novembre 2017 è nato il progetto ArCo, con il quale l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e l’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del CNR mirano a valorizzare il patrimonio artistico e culturale italiano, attraverso la creazione di una rete di ontologie che fornisca un’architettura della conoscenza dei beni culturali e consenta la pubblicazione di dati aperti con il paradigma dei Linked Open Data (LOD).

Oggi pomeriggio parteciperò all’evento di lancio, nel form di iscrizione chiedevano di descrivere possibili casi d’uso dei LOD dei beni culturali e io ho descritto brevemente un possibile legame con i beni confiscati, come raccontato nella terza puntata della webserie “Riprendiamoli”.

Io vado più che altro per stringere qualche contatto e capire meglio il progetto, se avete idee, curiosità, domande, sarà mia cura presentarle all’incontro. Poi stasera vi faccio un riepilogo di come è andata. Con me ci saranno anche Piero Savastano e Luca Corsato, che partecipano indipendentemente.

Anagrafica

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NIDI Regione Puglia - Finaziamenti per aziende confiscate e cooperative che gestiscono beni confiscati

Mer, 01/24/2018 - 15:22

@Francesco_Capone ha scritto:

NIDI è lo strumento finanziario della Regione Puglia che fornisce sostegno alle fasce deboli per l’avvio di una nuova impresa con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile con il fine di agevolare l’autoimpiego. Ma la grande e significativa novità del nuovo bando sta proprio nel contenere alcune misure straordinarie di contrasto alle mafie. Si è estesa cioè la possibilità di usufruire della misura finanziaria anche alle imprese confiscate alla mafia e affidate ai dipendenti e alle cooperative assegnatarie di immobili confiscati. Tale estensione è il frutto di un lungo lavoro avviato dalla Regione in collaborazione con l’Associazione Libera.

Nidi Regione Puglia Nidi Regione Puglia

NIDI è il Fondo creato dalla Regione Puglia a favore delle Nuove Iniziative d'Impresa. Attraverso NIDI la Regione sostiene le microimprese di nuova costituzione con un contributo a fondo perduto e un prestito rimborsabile. L'obiettivo di Nidi è...

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Fondazione con il sud - un sondaggio per spingere ad approfondire le fonti

Gio, 12/14/2017 - 17:35

@giuragu ha scritto:

Segnalo un’iniziativa di Fondazione con il sud denominata “Chi ci azzecca?” che alla sua prima uscita invita alla partecipazione ad un sondaggio sul tema della valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Sondaggio attivo dal 13 al 15 dicembre 2017.
Come funziona? E’ scritto qui
In particolare il motivo della segnalazione qui è legato, oltre a quello ovvio di avere ad oggetto info sui beni confiscati, è l’approccio che mi è sembrato interessante. Infatti spinge alla consultazione di una fonte informativa prima di rispondere ai quesiti. Si poteva fare di più andando a fonti ancora più “primarie” come i dataset openregio (non dico Confiscati bene perché sarei scontato ) ma è un primo passo…

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Chiedere a ANBSC informazioni aggiuntive sulle aziende

Gio, 12/14/2017 - 11:48

@aborruso ha scritto:

Buongiorno,
al momento ANBSC pubblica i dati sulle aziende destinate, in modalità “anonima”. Qui uno stralcio.

Non ci sono i nomi delle aziende o i CCIAA delle stesse. Penso che avrebbe senso avere trasparenza su questa informazione. Che ne pensate??

@giuragu @Flavia_Amoroso @leonardo.ferrante ci sono problemi di privacy che giustificano la mancata pubblicazione e che la rendono pertanto impossibile?

L’accesso civico/FOIA è comunque percorribile?

Grazie

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